Il Partenone è un tempio greco di ordine dorico, che sorge sull'acropoli di Atene, dedicato alla dea Atena protettrice della città.
È al giorno d'oggi uno dei monumenti più famosi e visitati del mondo, miglior espressione e testimonianza dell'arte dell'antica Grecia, simbolo della gloria e della grandezza della prima democrazia ateniese. Inoltre, insieme al tempio della Concordia di Agrigento, in Sicilia, è considerato il tempio dorico meglio conservato al mondo.
Nonostante sia, appunto, uno dei siti turistici più visitati al mondo, potrebbero essere davvero tanti i segreti e i fatto poco noti su questo incredibile sito archeologico.
Il Partenone è un tempio greco di ordine dorico, che sorge sull'acropoli di Atene, dedicato alla dea Atena protettrice della città. È al giorno d'oggi uno dei monumenti più famosi e visitati del mondo, miglior espressione e testimonianza dell'arte dell'antica Grecia, simbolo della gloria e della grandezza della prima democrazia ateniese. Inoltre, insieme al tempio della Concordia di Agrigento, in Sicilia, è considerato il tempio dorico meglio conservato al mondo. Nonostante sia, appunto, uno dei siti turistici più visitati al mondo, potrebbero essere davvero tanti i segreti e i fatto poco noti su questo incredibile sito archeologico.
Nel V secolo il Partenone fu convertito in chiesa cristiana, cosa che rimase anche in epoca bizantina, come chiesa dedicata a Maria, sotto l'epiteto di Theotokos (Madre di Dio). All'epoca dell'Impero latino diventò brevemente una chiesa cattolica dedicata sempre alla Madonna. Nel XV diventò invece una moschea, con tanto di minareto.
Il Partenone di Atene è stato dichiarato patrimonio dell'umanità dall'UNESCO nel 1987. È considerato un simbolo duraturo della civiltà e dell'arte della antica Grecia, attirando visitatori da tutto il mondo per ammirarne la grandiosità e la storia.
Il Partenone subì la maggiore distruzione nel 1687, durante la prima guerra di Morea tra la Repubblica di Venezia e l'Impero Ottomano I turchi fortificarono l'Acropoli ed usarono il Partenone come magazzino di polvere da sparo. Il 26 settembre, un colpo di bombarda veneziana fece esplodere il magazzino e la costruzione fu parzialmente distrutta. Ogni struttura all'interno del perimetro del tetto fu danneggiata, ed alcune delle colonne, particolarmente sul lato sud, furono decapitate, le sculture subirono gravi danni, molte caddero a terra e ampi settori dell'edificio furono ridotti in macerie.
Nel XIX secolo, il diplomatico britannico Lord Elgin ottenne il permesso ottomano di prelevare una grande quantità di sculture dal Partenone, compresi molti dei fregi e delle sculture dei frontoni. Questi pezzi sono ora esposti nel British Museum e sono oggetto di contesa tra Grecia e Regno Unito. Altri pezzi trafugati sono presenti anche al Louvre di Parigi e a Copenaghen. I reperti che sono rimasti ad Atene sono custoditi al Museo dell’acropoli poco distante dal Partenone stesso
Il nome "Partenone" deriva dalla parola greca "παρθένος" (parthenos), che significa "vergine". In origine, il tempio era dedicato alla dea Atena Parthenos, patrona di Atene.