Lo Stato insulare di Vanuatu, nell’Oceano Pacifico meridionale, ha una superficie totale di 12.189 chilometri quadrati e una popolazione attuale di circa 307.000 abitanti.
Una delle caratteristiche di questo arcipelago è che si parlano 113 lingue indigene e solo la Papua Nuova Guinea presenta una densità linguistica paragonabile a questa. La lingua araki, ad esempio, viene parlata solo da otto persone.
A parte i numerosi dialetti, le lingue ufficiali di Vanuatu sono l’inglese, il francese e il bislama, ossia una lingua creola che deriva dall’inglese e che è la lingua nazionale.
Lo Stato insulare di Vanuatu, nell’Oceano Pacifico meridionale, ha una superficie totale di 12.189 chilometri quadrati e una popolazione attuale di circa 307.000 abitanti.
Una delle caratteristiche di questo arcipelago è che si parlano 113 lingue indigene e solo la Papua Nuova Guinea presenta una densità linguistica paragonabile a questa. La lingua araki, ad esempio, viene parlata solo da otto persone.
A parte i numerosi dialetti, le lingue ufficiali di Vanuatu sono l’inglese, il francese e il bislama, ossia una lingua creola che deriva dall’inglese e che è la lingua nazionale.
La densità linguistica di Vanuatu è a rischio a causa dell'innalzamento dei mari, che potrebbe spingere la popolazione a migrare altrove. Attualmente si stima che nell'arcipelago si parli una lingua ogni 111 chilometri quadrati.
La maggior parte della persone che vive a Vanuatu si occupa di agricoltura di sussistenza o su piccola scala, coltivando soprattutto noci di cocco o di altri prodotti per l'esportazione. Il prodotto principale è però la copra e a seguire legname, bovini e cacao.