CULTURA
Visitare un rifugio antiaereo della Seconda Guerra Mondiale
Visitare un rifugio antiaereo della Seconda Guerra Mondiale è ancora possibile. A Milano, ad esempio, nei sotterranei della scuola primaria Giacomo Leopardi in viale Bodio. Il rifugio antiaereo n.87 permette di comprendere, a distanza di tantissimi anni, i tragici e concitati momenti in cui, durante i bombardamenti aerei su Milano, le persone correvano nei rifugi per cercare di sopravvivere. Si tratta di uno dei rifugi meglio conservati e l’unico parzialmente riallestito. Attraverso le visite guidate, ci si addentra in un luogo immerso nel silenzio e sospeso nel tempo, in cui è possibile riflettere sia sul passato sia sul presente.
Il rifugio antiaereo n.87 di Milano
Visitare un rifugio antiaereo della Seconda Guerra Mondiale è ancora possibile. A Milano, ad esempio, nei sotterranei della scuola primaria Giacomo Leopardi in viale Bodio.
Le visite guidate
Grazie alle visite guidate, il rifugio antiaereo n.87 permette di comprendere, a distanza di tantissimi anni, i tragici e concitati momenti in cui, durante i bombardamenti aerei su Milano, le persone correvano nei rifugi per cercare di sopravvivere.
L'unicità del rifugio n.87
Il rifugio antiaereo n.87 è di uno dei rifugi meglio conservati e l’unico parzialmente riallestito di Milano.
Cosa prepararsi alla visita
Il rifugio è in un sotterraneo, è freddo e umido. Per questo è consigliato indossare un abbigliamento adeguato. Anche in estate può rivelarsi utile portare con sé un maglioncino.
Tra chi andava a trovare rifugio, anche un grande regista italiano
Fra le centinaia di persone che si nascondevano in quei cunicoli bui e stretti per sfuggire alle bombe, c’era anche un bambino che da grande sarebbe diventato uno dei registi più sensibili e apprezzati del cinema italiano: Ermanno Olmi.